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E' stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 222 del 21 settembre 2004 la
legge di riforma del sistema previdenziale n. 243 del 23 agosto 2004. |
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Fino al 31 dicembre 2007 si potrà andare in
pensione con le regole attuali:
- 35 anni di contributi e 57 anni di età (58 per artigiani e commercianti)
- 38 anni di contributi a prescindere dall'età (2004-2005)
- 39 anni di contributi indipendentemente dall'età (2006-2007).
Chi avrà maturato il diritto alla pensione prima del 31 dicembre 2007
avrà diritto al trattamento pensionistico, a prescindere dalle modifiche
future.
Il dipendente del settore privato che decide di rinviare il pensionamento
pur avendo raggiunto i requisiti potrà scegliere di ricevere la totalità
dei contributi in busta paga, con un aumento della retribuzione del 32,7%
esentasse.
Sono previsti incentivi anche per coloro che, pur avendo raggiunto i
requisiti, scelgono di continuare a lavorare part-time. |
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Dal 2008 i requisiti per andare in pensione
saranno:
- 65 anni d'età per gli uomini, 60 per le donne
- 40 anni di contributi indipendentemente dall'età
- 35 anni di contributi e 60 d'età (61 per gli autonomi)
- 35 anni di contributi e 57 di età per le donne (la rendita sarà
calcolata soltanto con il metodo contributivo)
Regimi particolari saranno previsti, d'intesa con le parti sociali, per:
- chi ha esercitato un lavoro usurante o precoce
- le lavoratrici madri
- chi assiste disabili. |
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Dal 2010 i requisiti per andare in pensione
saranno:
- 40 anni di contributi a prescindere dall'età
- 35 di contributi e 61 anni di età (62 per gli autonomi)
Per le donne restano i 60 anni di età. |
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Nel 2013 verifica degli effetti finanziari della
riforma. Se non saranno sufficienti scatterà un aumento a 62 anni d'età. |
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Le donne avranno la possibilità di andare in
pensione, anche dopo il 2008, con i requisiti previsti dalla normativa
attualmente in vigore (35 + 57), ma la pensione sarà interamente calcolata
con il sistema contributivo. |
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Le madri che lavorano potranno ritirarsi dal lavoro
con un regime agevolato (da definire con le parti sociali). |
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